LADRO DI VOCI (1990) A Carlo i riccioli strinati cadevano sugli occhi. Quando accettava di essere guardato in faccia li soffiava via. Fabrizio, occhi di velluto nero e un sorriso bianco che nascondeva la depressione, sembrava uno zingaro. Aveva imparato a suonare la chitarra nel carcere minorile di Casal del Marmo. Giochi proibiti era la sua colonna sonora. Carlo aveva un padre buono, indifeso, abbandonato dalla moglie. Avrebbe voluto che quel padre gli facesse assaggiare dei cazzottoni. Anche di quello era incapace. Fabrizio, da suo padre, avrebbe desiderato comprensione e dolcezza. Ne aveva avuto disprezzo e calci…Un programma speciale del Ministero di Grazia e Giustizia e del Consiglio di Amministrazione della RaiStorie, corpi, gerghi, invenzioni e sentimenti della devianza giovanile. Una ricognizione di Luigi Faccini tra i detenuti primari e recidivi del carcere minorile Casal del Marmo, RomaDurata 65’. Colore. Betacam.