EPPURE QUALCOSA HO VISTO SOTTO IL SOLE (2022)



Vengo, come “salvata”, dalle stragi della seconda guerra mondiale, sapendo che il fascismo e il nazismo sono stati i responsabili dell’orrore. Ho studiato e sono stata accolta nel mondo del lavoro creativo avvantaggiandomi di una crescita che sembrava ininterrotta. L’aver potuto scegliere il cinema come professione, pensando che i miei film avrebbero cambiato il mondo, è stato un privilegio e una illusione. Volevamo giustizia e pace per tutti, volevamo il libero espandersi della persona, il consumismo e l’omologazione hanno prevalso. Si negano i valori etici fondanti, la guerra è, più di prima, il motore del futuro. Sono delusa, impaurita?

Se abbiamo sognato un mondo nuovo non possiamo che tenergli aperto il pertugio attraverso il quale potrà intrufolarsi…

È valsa la pena entrare nel labirinto del cinema?

Questo libro intende rispondere al quesito. Leggetelo come un viaggio illuminato dai sogni, leggetelo come un epistolario amoroso rivolto a moltitudini sconosciute, leggetelo come un romanzo storico, leggetelo come la partita a scacchi che le utopie perdono dopo averla dominata, leggetelo come un intreccio di passioni che, a volte, hanno trovato un approdo salvifico, leggetelo come desiderate, senza perdere di vista i sentimenti con i quali è intessuto. Ci troverete le vittorie e le sconfitte individuali,
ci troverete l’Italia,
ci troverete l’ottimismo della volontà e il pessimismo della ragione, ci troverete la tenacia del lavoro,
ci troverete l’amore per “l’altro”,
ci troverete una speranza…

IN USCITA A GENNAIO