DIARIO DI BORDO (1966) Era la primavera del 1965 quando dal porto di Mazara del Vallo, in Sicilia, salpò il peschereccio d’altura “Brasilia Quinci”, diretto, oltre Gibilterra, verso le coste africane del Senegal. A bordo, oltre l’equipaggio e la ciurma dei pescatori, erano saliti anche due registi (Ansano Giannarelli e Piero Nelli), due operatori (Giuseppe Pinori e Eugenio Bentivoglio), un fonico (Manlio Magara), il cui scopo era documentare una inedita avventura di mare, umana e professionale. Minimalista ed epico, ironico e accattivante, il film che ha per titolo “Diario di bordo” è un documento di straordinario spessore.Nastro d’Argento per la regia ad Ansano Giannarelli e Piero Nelli (1967)A Dakar i due registi si separano, dando vita a due diverse spedizioni cinematografiche. Ansano Giannarelli e Giuseppe Pinori gireranno “Dakar è una metropoli”, “Noi siamo l’Africa”, “Asfalto nella giungla”. Piero Nelli ed Eugenio Bentivoglio entreranno in Guinea Bissau per documentare le violenze dei portoghesi sulla popolazione che invoca indipendenza e liberazione dal giogo coloniale. Il film si chiamerà “Labanta negro”.